A33 Espulsione dalla casa I

A33 Espulsione dalla casa I

Narratore: Josefa Baumgarten, nata nel 1911
Reporter: Karoline Samm
Traduzione: Giada Franchetto, Cristina Ravazzolo, Chiara Ravazzolo, Michela Barison

Fino alla seconda guerra mondiale io vivevo con la mia famiglia, due figlie, mia madre e mia sorella nel villaggio di Romau,ora un villaggio distrutto nella Repubblica Ceca. E’ situato a 3 km dal confine con l’Austria. A quel tempo io avevo 34 anni. Mio marito era prigioniero in Francia.

Un giorno di maggio del 1948 mio nipote Rudi riferì che i soldati della Repubblica Ceca avevano cominciato a cacciare i cittadini che parlavano in tedesco dal villaggio chiamato Artolz. Alcune ore dopo loro erano già lì nel villaggio di Romau.
I soldati ci concedevano due ore per lasciare il nostro paese e dirigerci in Austria con un bagaglio di 50 kg al massimo. Non c’era tempo per pensare a lungo. Io presi la carrozzina e ci misi tutti gli oggetti che potevo tenere in mano, cuscini,i vestiti per i bambini,un vaso di zucchero e un orologio a pendolo. Mia mamma, che voleva fare il burro, prese con sé la pentola del latte. Anche i miei fratelli, le mie sorelle, i miei parenti e tutte le altre persone del villaggio furono espulse.

Dopo una lunga camminata raggiungemmo il villaggio di Triglas dove avevo comprato la casa un anno prima. Così noi e i nostri parenti avevamo un posto dove stare. Quattro famiglie dormivano nella stalla, alcune nel fienile; l’intera casa era piena di persone. Il sindaco di Triglas decise dove mettere i profughi. Poiché mio marito era austriaco avemmo il permesso di restare e così fu per mia mamma e mia sorella. Quattro delle mie sorelle dovettero andare a Satteldorf, in Germania, e una dovette andare a Linz.

Quella è stata un’orribile esperienza che non dimenticherò mai.
La vecchia pentola del latte è l’unica cosa rimasta della mia vecchia casa.


 




 

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