A19 La casa di mio padre stava bruciando
Narratore: David O. Nigeria Reporter: Karin Dangl Traduzione: Emma Berlese, Arianna Rosin
Successe nel 2000, in Nigeria. Era esplosa la guerra religiosa tra Mussulmani e Cristiani. Mio padre, che era un pastore cristiano, viveva nella parte nord della Nigeria a Kano, in gran parte mussulmana. E i Mussulmani uccidevano i Cristiani, e i cristiani uccidevano i mussulmani, così mio padre era in gran pericolo.
Un giorno sono andato a trovarlo. Poco dopo il combattimento era iniziato di nuovo. Una sera io andai fuori con i miei amici verso la città. Quando i miei amici ed io tornammo a casa, all’una, vedemmo che la casa di mio padre era in fiamme. Mio padre e tutte le sue persone nella casa erano morte. Noi vedemmo persone mussulmane con arco e frecce e machete. Noi eravamo spaventati e tornammo velocemente indietro verso un’altra parte della città dove vivevano alcuni cristiani. Io chiamai più di 20 persone e descrissi loro cosa era successo alla casa di mio padre. Tutti loro, ma anch’io, volevamo vendicarci.
Così il nostro gruppo andò alla moschea più vicina. Non c’erano persone al suo interno. Noi andammo dentro la moschea e appiccammo il fuoco ovunque. Alla mattina i mussulmani videro che la loro moschea era distrutta e cominciarono a vendicarsi. Iniziarono a uccidere molti e molti cristiani così il mio gruppo ed io andammo per le strade e cominciammo a ucciderli con machete e bottiglie rotte.
I mussulmani stavano cercando tutte le persone che avevano appiccato il fuoco alla moschea. Loro trovarono veramente alcuni dei miei amici e li uccisero. Io a quel tempo avevo 15 anni ed ero spaventato all’idea che avrebbero ucciso anche me. Cosi corsi via verso la nazione più vicina, la Nigeria. Questo fu l’inizio della fuga verso l’Europa.
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