I22 La guerra in Kosovo

I22 La guerra in Kosovo

Reporter: Basri Arifaj

Quando avevo 7 anni in Kosovo c'era la guerra.

Dopo un mese cominciarono ad attaccare e distruggere il nostro paese e ci furono 13 morti. Quando abbiamo sentito gli spari siamo andati dalla zia di mio papà che abitava in un paese di nome Pagarush. Dopo due settimane siamo ritornati a casa e abbiamo trovato la casa bruciata il cane, la mucca e il vitello erano morti. Abbiamo dormito in un salotto in 9 persone: la nonna, il nonno, le mie due zie, i miei cugini, mia mamma i miei fratelli, mio zio e infine io. Mio papà e mio zio con la mia zia erano in Italia per lavoro e stavano facendo i nostri documenti.

Dopo otto, nove mesi hanno cominciato ad attaccare e siamo fuggiti dai nonni materni. Quel giorno la N.A.T.O. ha bombardato alle ore 24.00. Il giorno seguente hanno ucciso molte persone, noi non siamo stati uccisi perché i nostri nonni materni conoscevano i vicini serbi e allora loro ci proteggevano. L'indomani ci hanno detto di andare via da quella città, minacciandoci dicendo che dovevamo andare in Albania perché quella era terra loro. Quindi siamo partiti in macchina per l'Albania. In macchina eravamo in nove. Ricordo che c'erano molte persone a piedi e qualcuno con il trattore.

Quelli che erano a piedi hanno camminato per giorni. Quelli che non potevano camminare venivano uccisi dai Serbi.

Quando siamo arrivati in Albania siamo arrivati in uno stadio, c'erano persone che ci volevano aiutare e ci hanno invitato a casa loro.

Dopo due settimane, dopo aver fatto i documenti, mio papà è arrivato e ci ha portato in Italia dove ci aspettava mio zio.


 

A19 La casa di mio padre stava bruciando