P3 Un aereo americano

P3 Un aereo americano

Narratore: Janina Siergiejczyk
Reporter: Marta Siergiejczyk
Traduzione: Nicola Bosco

E’ successo tutto nel 1944. Gli Americani sorvolarono e bombardarono tutte le case e le costruzioni tedesche. Due settimane prima avevano bombardato Magdeburg. A mezzogiorno era buio come di notte. Un aereo volò verso di noi così i tedeschi gli spararono. L’aereo precipitò e noi ci spaventammo, credendo che ci cadesse addosso. Lasciammo le nostre caserme prigione e scappammo nei campi. L’aereo precipitò ma il pilota sopravvisse. Lui fortunatamente si era paracadutato prima dello schianto. Cadde sulla terra. Quando noi andammo da lui l’aereo bruciava. Noi tutti, prigionieri di guerra, eravamo in piedi e lo guardavamo: Italiani, Francesi e anche Tedeschi.

Un tedesco, il giardiniere, aveva un coltello, un coltello per tagliare l’erba. Lui andò dall’americano e disse: “Perché tu, …. , sei venuto nella nostra vostra terra?” e lo colpì con il coltello. L’Americano si curvò e ci guardò. Lui stava guardando la grande “P” che era disegnata sul nostro torace. Lui probabilmente non sapeva perchè eravamo in piedi e non l’aiutavamo.
Poco dopo arrivò l’esercito tedesco. Coprirono il pilota con una coperta e lo portarono via. Ci ordinarono di disperderci e noi andammo nella nostra caserma. Erano circa le 3 di mattina, i tedeschi ci svegliavano alle 6, quindi dovevamo andare a dormire perché era molto difficile lavorare nei campi il giorno seguente.


 

P1 Paura delle bombe